Il ruolo degli Omega-3 nella prevenzione dell’Alzheimer 

Diversi studi hanno dimostrato l’importanza degli omega-3 nella prevenzione dell’Alzheimer. Molte patologie del sistema nervoso, infatti, sono associate ad alterazioni delle concentrazioni di omega-3. Nel caso dei pazienti affetti da questo morbo si è osservato che i livelli di DHA, ovvero l’acido grasso docosaenoico, sono più bassi rispetto a quelli dei soggetti sani. L’integrazione alimentare con omega-3 ed in particolare con DHA è dunque in grado di ripristinare queste concentrazioni nel liquido cerebrospinale. Inoltre riesce ad esercitare un effetto antinfiammatorio che secondo alcuni ricercatori è associato alla riduzione di una molecola segnale della malattia, detta proteina Tau iperfosforilata. 

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I benefici degli omega-3 sulla prevenzione dell’Alzheimer riguardano poi il riassorbimento della proteina beta amiloide che viene favorito. Questa è responsabile dei danni cellulari e della formazione delle placche cerebrali, tipiche della patologia. In più questi acidi grassi possono attraversare la barriera emato-encefalica, ovvero la struttura interposta tra sangue e tessuto nervoso. Vanno così a modificare il profilo lipidico e le quantità delle sostanze dannose nel cervello dei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer. 

Non solo. Secondo una scoperta realizzata dai ricercatori dell’Università dell’Illinois e pubblicata sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience, esiste un’associazione positiva tra i livelli di omega-3 e la prevenzione dell’Alzheimer per quanto riguarda il volume della corteccia cingolata rostrale anteriore. Si tratta di una regione del cervello coinvolta nei meccanismi della flessibilità cognitiva, ovvero della capacità di adattarsi a nuove situazioni applicando le proprie conoscenze.